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30 anni insieme!

Butti primo Presidente

Sono passati vent’anni ma la Polisportiva S.Agata non presenta rughe, anzi, prosegue la sua attività con vigore.
Con orgoglio e gioia ricordo il gruppo di amici che con me hanno dato vita a questa realtà, seppur circondati da un notevole scetticismo. Un ringraziamento doveroso ai nostri Don e a tutti coloro che con la loro attività si sono prodigati in questi anni. Non posso dimenticare i simpatizzanti che fin dall’inizio ci sono stati vicini per alleggerirci la parte economica non indifferente.
Ai nuovi dirigenti e a tutti auguro un in bocca al lupo, ricordando loro che la Polisportiva, dal suo atto costitutivo, non si deve solo occupare dell’attività agonistica ma deve essere un accompagnamento alla vita dove la vittoria è forse più importante.

Il vostro vecchio Presidente

I primi dirigenti del calcio

Da cosa nasce la Polisportiva ?
In primis da una grande idea entusiasta che raccogliendo le istanze di un gruppo di genitori con figli della medesima età che muovevano i primi passi in società sportive cittadine, aggiungendo un oratorio dotato di un discreto campo sportivo e il fatto che si stava sciogliendo la pre-esistente società di calcio giovanile e grazie alla nascente conoscenza tra le famiglie del nascente Gruppo Famiglia, una sera disse : troviamoci e fondiamo la Polisportiva Sant Agata.
Scherzi a parte. La prima cosa bella che ricordiamo e’ stata la partecipazione numerosa di genitori alle prime riunioni costituenti e con lo sforzo di tutti e supportati da Don Leonardo e dal allora vicario Don Eugenio siamo partiti. Di punto in bianco ci siamo ritrovati Matteo vice presidente e delegato ai rapporti con l’allora CSI per il calcio ed io segretario/ tesoriere e dirigente della prima ed unica squadra di calcio a 7.
Ci sarebbero molteplici episodi e sensazioni da ricordare di quei 7 anni nei quali siamo cresciuti fino ad avere 3 squadre di calcio ma ne vogliamo ricordare due in particolare.
Il primo riguarda la sensibilità degli allora dirigenti del CSI Como ed in particolare della presidentessa Giovanna Tagliabue che a fronte della ns richiesta di poter far giocare un ragazzo in affido presso una famiglia della ns parrocchia per facilitarne l’inserimento con i compagni di gioco dell’oratorio non hanno esitato a modificare il regolamento riguardo ai fuori quota in vigore allora a testimonianza della finalità educativa dell’organismo.
L’altro ricordo che ci piace evidenziare e’ il rapporto che si era stabilito nei primi anni tra i pochi ragazzi che costituivano l’unica squadra di calcio e il loro allenatore/ educatore Diego ed il suo aiuto Dula; rapporto che con il tempo si è trasformato in amicizia che dura anche oggi che sono uomini a testimonianza del buon lavoro fatto in quegli anni. Vorremmo prima di finire ricordare anche gli sforzi sia fisici che economici per rendere funzionale il campo di gioco e la costruzione e gestione dei nuovi spogliatoi ed anche qualche soddisfazione dal punto di vista prettamente sportivo vedi per esempio qualche pareggio con squadre di levatura superiore alla nostra vedi Albatese ed Ardisci eSpera o qualche vittoria sui campi impossibili dell’alto lago.
Lunga vita alla Polisportiva Sant’Agata.

Francesco Banfi
Matteo Tomaselli

20 anni di Polisportiva, mamma mia!

Riavvolgo il nastro di questo lungometraggio e voglio tornare col ricordo ai primi anni.
Nelle fotografie delle prime atlete della pallavolo, i volti sorridenti di tante bambine che oggi sono giovani nel mondo del lavoro, universitarie, altre, in paesi lontani, a conoscere esperienze nuove. Non vi nascondo di esserne un po’ orgoglioso !
Si, perché l’obbiettivo di noi fondatori della Polisportiva non era certo quello di cercare delle campionesse, ma di aiutare la formazione dei giovani attraverso lo sport.
Delle nostre ragazze nessuna ha sporcato d’inchiostro le pagine rosa della Gazzetta dello Sport, ma tutte sono entrate nei giochi della vita con gambe e braccia robuste, ancor più con tanta determinazione.
Tutto merito della pallavolo ? Certo che no, ma la Polisportiva ha fatto la sua piccola parte.
A stento riconosco le nostre ragazze attraverso quelle piccole fototessera, ma di tutte ne serbo piccoli e grandi ricordi
Il ricordo più bello ?
Le trasferte in macchina per raggiungere i campi da gioco. Ascoltavo in silenzio i discorsi delle ragazze che, tenendo basso il tono della voce, pensavano che non sentissi.
Frammenti di storie di famiglie serene, di famiglie complicate. Caratteri forti ma anche timidezze e fragilità che si evidenziavano sul campo di gioco. Potenzialità inespresse. Sorrisi e lacrime che nascondevano sentimenti più grandi dell’effetto di una vittoria o di una sconfitta.
Tutto ciò non cadeva mai nel nulla, le nostre riunioni non erano mai tecniche e studiavano preferibilmente gli aspetti umani, per intervenire, ove fosse possibile.
La scelta accurata e mai casuale degli allenatori, una maglia personalizzata col nome, una pizza insieme, un incoraggiamento, una pacca sulla spalla, un sorriso, un…… forza! …….. erano le nostre ricette. Oggi mi rendo conto che non era poi così poco, come temevamo.
Forse definire la Polisportiva una grande famiglia è un po’ esagerato, ma i 20 anni della sua storia hanno scritto certamente una bella pagina sul libro dell’oratorio di S. Agata.
Un grande grazie a chi ha condiviso con me le gioie e le fatiche di questa bellissima esperienza.

Giorgio Terragni

GRAZIE POLISPORTIVA

Cara Polisportiva,
come sono passati in fretta questi anni. Come in un rapido volo ci troviamo qui, tutti insieme nel 2013, a festeggiare i tuoi venti anni.
Ecco io oggi voglio approfittare di questa ricorrenza per ringraziarti.
Tre sono i motivi per cui desidero ringraziarti.
Il primo è molto umano. Grazie per le tante emozioni che ci hai fatto vivere insieme ai nostri figli e ai nostri amici. Nelle palestre e sui campetti abbiamo vissuto momenti di gioia, di sport, partite tirate fino all’ultimo secondo, grandi sconfitte, qualche vittoria importante. Abbiamo visto negli occhi dei nostri bambini e ragazzi un sorriso di gioia, o spuntare una lacrima di delusione. Abbiamo visto uscire dal campo i nostri bimbi felici e abbracciati, sporchi di terra e madidi di sudore.
E’ stato bello.
Grazie ancora perché ci hai dato la possibilità di creare tante occasioni per conoscerci e stare insieme. Le feste, le cene, le riunioni, le gare, i giochi sono stati momenti importanti di incontro. Abbiamo accettato i ritardi di qualcuno, compreso le paure, apprezzato il coraggio e la decisione di altri. Abbiamo conosciuto l’impegno e la dedizione dei più giovani. Incontrarsi è stato anche avere la possibilità di conoscerci ed accoglierci nei nostri limiti e nelle nostre risorse che tu ci hai fatto scoprire.
Infine grazie per averci permesso di crescere i nostri figli in un ambiente sano e sereno dove certi valori fondamentali sono condivisi.
L’augurio che ti faccio, cara Polisportiva, è di poter rimanere ancora per tanto tempo la Polisportiva S. Agata, perché questa allora, venti anni fa, è stata l’idea che ti ha fatto nascere:
VIVERE LO SPORT IN PARROCCHIA
I tempi purtroppo sono cambiati e la sfida che si apre è complessa e sempre più difficile. Bisogna saper coniugare l’esigenze della vita della Parrocchia con le regole del mondo dello sport e con la volontà di fare le cose al meglio, perché la proposta sportiva anche se parrocchiale deve essere una buona proposta. Ma confido in te. Noi ce la faremo.
E allora speriamo ancora di vedere il pomeriggio, davanti all’uscita della scuola, tanti bimbi che corrono felici con le loro borse azzurre e gialle con la scritta Polisportiva S. Agata, pronti per andare ad un nuovo allenamento.
Ciao. E ancora TANTI AUGURI.

Carlo Rottoli

QUELLO CHE ………………………………………………………..OHHH ….YEAAAAHH

Quello che…. non fa mai la doccia
Quello che…. non esce mai dalla doccia
Quello che…. Il gol all’ultimo è stata proprio una doccia fredda
Oh yeah
Quello che…. Mi sono dimenticato la maglia
Quello che….non trovo più le mie ginocchiere
Quello che….ho perso la tuta o ………………………………….. la testa
Oh yeah

Quello che …. ha fatto il provino per il COMO
Quello che …. L’anno prossimo giocherà nel Milan
Quello che …. Quello che è stato contattato dall’Albatese, ma vorrebbe giocare nel Maslianico
Quello che ….Quello che si è rotto le …scatole del Milan, del Como e dell’Albatese perché è meglio giocare nel S. Agata
OOOOOOhhhhhh ….yeahhhhh

Quello che ….Compra i SACCHI di gesso per tracciare le linee del campo
Quello che …. Usa i SACCHI di gesso per tracciare le linee del campo
Quello che …. Fuori dalle linee del campo crede di essere ….SACCHI
Ohh yeah

Quello che … non si potrebbe spostare l’allenamento
Quello che …. Non giocherete mica con questo fango?
Quello che ….Ah, mister per la partita non ci sono e poi martedì ho il corso di piscina, giovedi karate e sabato devo andare agli scouts
Ohh yeah

Quello che …. Porta la salama Ohh yeah

 

… CARA POLISPORTIVA … BUON COMPLEANNO!

Settembre 2003… sembra ieri; preparo la piccola borsa con una maglietta e un paio di scarpe da ginnastica per mio figlio Marco (allora aveva 6 anni) e lo accompagno al suo primo giorno di scuola calcio alla Polisportiva Sant’Agata in oratorio vicino a casa. Lui era euforico ed entrambi timorosi di affrontare una nuova avventura. Involontariamente è stato, anche per me, il “primo giorno” di un lungo cammino che ancor oggi mi vede impegnato.

Da subito ho avuto la sensazione di essere approdato in un ambiente famigliare, quasi non fosse il mio “primo giorno”; incontro “vecchi” compagni di scuola e amici che a loro volta sono diventati mamme e papà che accompagnano il loro figlio a fare un po’ di sana attività ludico-sportiva in oratorio; incontro nuove persone e crescono nuove amicizie; si rinsaldano le amicizie già in essere: Diego, l’amico mister in seconda (collaboratore) della scuola calcio mi fa una proposta: l’allenatore dei piccoli se ne va, se io prendessi in carico la parte tecnica tu te la sentiresti di fare il dirigente assieme a Diego P.? Non sapevo bene cosa volesse dire ma l’istinto mi ha suggerito di dire di sì. E’ stato, in breve tempo, il mio secondo “primo giorno” che si è trasformato in una bellissima esperienza di dirigente durata 7 anni con il gruppo calcio dei 97, poco dopo come consigliere, come tesoriere poi, per culminare con l’elezione a presidente della Polisportiva nel gennaio del 2008.

Non nascondo che l’impegno richiesto non sia affatto da sottovalutare (anche da un punto di vista di “rinunce famigliari” e di questo devo ringraziare mia moglie Giovanna e i miei figli Marco e Luca), che i momenti difficili e di sconforto ci sono stati e ci saranno, ma, con il senno di poi, credo che, anche oggi, avrei risposto ancora di sì perché, a fronte di alcune rinunce, ho avuto la possibilità di incontrare moltissime persone, di avere grandi soddisfazioni dai ragazzi e ragazze e, nei momenti di difficoltà, essere sempre cosciente che gli amici e i collaboratori dell’attuale consiglio sono e saranno sempre molto “presenti” così come i nostri attuali “consulenti spirituali”: don Giorgio, don Simone e don Leonardo. Non posso non ricordare il mio predecessore alla carica di presidente Carlo Rottoli (che mi ha introdotto al “mestiere”) e del mio “tutor” Giorgio Terragni sempre presente con preziosi consigli nel momento del bisogno.

Ed ora un sogno: nel decennio dedicato all’educazione, nell’anno del ventesimo di fondazione della Polisportiva Sant’Agata, don Giorgio, don Simone e tutto il consiglio della Polisportiva hanno voluto dar vita ad un progetto di rinnovamento dei campi da calcio (con copertura manto in erba sintetica) e la sistemazione del campo da basket affinché sia fruibile anche dalle atlete della pallavolo (così da aumentare le “quote rosa” all’interno del nostro oratorio!). Chissà se si realizzerà; sarebbe proprio un bel regalo di compleanno alla nostra cara polisportiva! Noi ce la stiamo mettendo tutta…. e tu ci daresti una mano?

Grazie di cuore a tutti coloro che da vent’anni hanno permesso a tanti ragazzi e ragazze di giocare a calcio e pallavolo nella nostra parrocchia:
• allenatori, dirigenti e consiglieri che dedicando tempo e risorse ad un gruppo di atleti che ,mi auguro, aumenti per rendere “vivo” più che mai il nostro oratorio ma, soprattutto, mantenga lo spirito del divertimento e del vivere gioiosamente, amichevolmente (e con rispetto) la pratica dello sport di gruppo dentro e fuori dal campo di gioco;
• A tutti gli amici che con le loro “donazioni” hanno permesso il regolare svolgimento di tutte le nostre attività
• Ai dirigenti scolastici, agli assessori, al presidente del Consiglio di Circoscrizione e a tutti coloro che operano nella pubblica amministrazione e che hanno dato il loro supporto alla nostra associazione.

Ci auguriamo che tutti continuino ad operare per il bene dei nostri ragazzi!
BUONA FESTA!

Giorgio Soave

«Correndo e saltando che male ti fo?»,
recita una vecchia filastrocca. Facile la risposta: nessuno. Anzi, si fa anche del bene. Soprattutto a se stessi. Potrebbe essere questa la sintesi dei vent’anni che laPolisportiva Sant’Agata ha trascorso a far correre sui campi di calcio, saltare nelle palestre di volley e anche pedalare sulle strade, centinaia di bambine, bambini, ragazzi e ragazze. Oggi sono 187 gli atleti tesserati.
Tutto qui, con un segreto che sembra arrivare dalla cassaforte di Pulcinella: facendo correre, saltare e pedalare si aiutano i giovani a crescere sani nel fisico ma anche nello spirito. Perché la partita vinta, rivinta e da vincere ancora della Polisportiva è questa. E vale più di mille trofei. Educare allo sport e alla vita, attraverso quei valori di cui lo sport è ricco, ma che spesso vengono messi da parte. Non qui. In questi vent’anni la Polisportiva, con i suoi allenatori e dirigenti, ha affiancato i genitori e gli insegnanti nella sfida più affascinante: formare donne e uomini che, a volte, è più difficile che sfornare campioni. Vent’anni vissuti educatamente: in campo, in palestra così come fuori dal campo e dalla palestra. Vent’anni senza andare fuori tempo, anzi correndo, saltando e pedalando al passo dei tempi.
Proprio per questo la Polisportiva ha deciso di lanciare un’altra sfida impegnativa ma affascinante: quella delle strutture. L’obiettivo sono due campi per il calcio e per il volley/basket completamente rinnovati con il manto sintetico per giocare di più, divertirsi di più, educare di più.

Francesco Angelini

Obiettivi raggiunti e un futuro ad aspettarci
Dopo 30 anni di storia possiamo guardarci indietro, anzi davanti.. e vedere uno splendido campo sintetico e un campo da basket.. l’oratorio è rinnovato ed è tutta un’altra storia.. i numeri degli atleti aumentano ogni anno e non senza fatica, ma sempre con tanto impegno profuso da tutti.. continua la nostra storia..